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Solo per stomachi forti
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Il parrucchino
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In un paesino spopolato delle nostre montagne la morte è venuta a batter cassa.
Grande è il cordoglio attorno alla salma.
- Vardi, vardi mach, smia ca grigna... (guardate, sembra che
rida...)
- Ammi, iera poi brau neeh..? (era
poi buono vero?)
E via via le frasi di circostanza si susseguono quando a un certo punto la vedova
trovatasi sola con uno dei presenti si lamenta:
- A sta pa mal neeh? 'L pruchin però... 'l pruchìn a l'è stort a va pa
bin... (non sta male, però il parrucchino
è storto... non va bene...)
L'uomo prendendo con belle maniere il braccio della donna le fa:
Madama, c'as sagrina nen , i penso mi... Chila ca vada n'attim da l'auta...
(Signora, non si preoccupi, ci penso io...
Lei vada un attimo di là...)
La vedova si allontana poi quando, dopo un po' rientra - sorpresa - non smette di ringraziarlo:
Adess sé, adess sé ca l'è a post.. Grassie, grassie ... c'an disa vaire i
deu..? (Adesso si, adesso si che è ha
posto... Grazie, grazie... Mi dica quanto le devo..?)
Oh signora, per 'n cio'... (Oh
signora, per un chiodo...)
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11
settembre |
Sono da poco passate le 15 di un giorno non qualunque quando una fastidiosa scampanellata rompe ogni possibilità di un appisolamento rigeneratore sul divanetto del salotto buono.
Chi sarà? Domanda retorica. Perché so che non può essere che lui, il mio vicino di casa che non perde occasione per farmi partecipe di ogni avvenimento che lui reputi un evento. Mi sporgo dal balconcino
e... indovinato: è lui che con un tono che non lascia scampo impone:
- Visca la tele... (accendi la tele..)
- Cosa iè? - faccio io con tono partecipe
- VISCA LA TELE!!
A questo punto so che non posso che eseguire l'ordine, rientro in casa prendo il telecomando e vedo. Vedo quello che tutti verso le 15 del l' 11 settembre 2001 vedono.
Un aereo che si schianta contro un grattacielo. E tutto ciò che segue.
Rimango a bocca aperta, non faccio in tempo a ricadere sul divanetto che un'altra perentoria scampanellata mi fa
nuovamente sobbalzare.
- T'las vist? (Hai visto?)
Lo fisso inebetito per qualche istante e senza profferir parola rientro in casa.
Così rimango incollato alla TV per non so quanto.
Passa un po' di tempo e sento sopraggiungere mio padre che abita al piano sottostante.
Esco e gli dico:
- Visca le tele...
- come?
- Visca la tele!!
- perchè co ie? (perché cosa c'è?) - ribatte lui ed entrando in casa lo sento borbottare..: " Sarà l'antenna ca l'è
spustase..." (Sarà l'antenna che s'è spostata...)
Dopo un minuto - senza che lo possa vedere perché starà armeggiando nella sua cucina col telecomando... - sento che mi chiama ad alta voce:
- Il primo si vede... tè ..va tut bin ... (va tutto bene...) Il secondo anche...
- Ah bene... - gli rispondo sgomento
- Anche Rai 3 l'è perfetta. Ochey?!?
- Ochey.
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