Il
muggire del tuo motore lontano
non taglierà più in due il
vallone
il tuo carico di legna o fieno
non segnerà più il tuo passaggio.
Ora il silenzio succhia anche
lo scendere dell’acqua della fontana.
Ardesie spostate,
tavole di una porta disfatta,
secchi, ciuffi di paglia e fieno,
bottiglie, cocci.
Tutto finisce qui, avvolto nella
malinconia che corre dentro le ortiche.
Pesante da lassù a monte cade
a coprire i nostri ritardi
un
vecchio sogno di fuliggine.
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