home album
vignette
cose
vostre
maestri
humor
mp3
per te
stanze
ospiti
alter
altus
politica
fumetti
links
amici

emporio


Gordiano Lupi
scrittore noir


 

TROPPO TARDI

Lo sapevo che avrei dovuto smettere.

Lo sapevo, ma non ce l’ho fatta. Troppe abitudini accumulate per questa vita sempre uguale. 
Non ce l’ho fatta.

E stamani sono uscito, subito dopo una rapida colazione.

Mi sono tuffato nel traffico cittadino che ancora dovevo digerire il cornetto riscaldato dal micro onde.  

Motorini che sfrecciano sulla destra. Passanti che imprecano. Guidatori impazienti che suonano violenti colpi di clacson ad ogni più piccola sosta forzata. Il solito traffico. La solita fila di auto sul lungomare che porta all’ufficio.

Ed io che ero lì a pensare che dovevo bermi un caffè, perché mi sentivo stanco. Da un po’ di tempo mi accade sempre più spesso che al mattino non avrei voglia  di alzarmi. E mi fa fatica ogni più piccolo gesto del quotidiano. Tutte quelle cose che da anni accetto con pacata rassegnazione. 

Fastidio. Tutto questo mi dà un senso di tremendo fastidio. E non avrò neppure il tempo di berlo questo caffè, perché come sempre sono in ritardo.

E il bello è che non riesco neppure a ricordare su cosa.

Primo semaforo. Secondo semaforo.

Ne manca soltanto uno e poi sono arrivato.

Ormai l’ho imparata a  memoria questa maledetta strada e conosco per nome anche i lavavetri extracomunitari.

E via con il solito “No, non te le do le cinquecento lire, vai a lavorare che è meglio”. Di nuovo qualcuno che suona, impaziente. Comincio veramente a non poterne più.

E pensare che avrei potuto smettere.

Avrei potuto accettare quella proposta  invece di comprare una pistola. Quarantaquattro magnum dice l’etichetta. Bell’oggetto. Spara a ripetizione ed esaurisce il caricatore in dodici secondi netti.

Godermi la pensione. Scappare in Sud America. E invece no.

Dodici pallottole su quel parabrezza, che si è frantumato in mille pezzi. Dodici pallottole in dodici secondi. E le ho viste schizzare via dal tamburo ad una ad una, rapide e silenziose.

Lo spettacolo di quel deficiente con le mani sul volante e il volto insanguinato è stato favoloso. Finalmente una variazione sul tema al solito spartito quotidiano. Sono contento del mio nuovo acquisto,  perché può darmi delle soddisfazioni.

Anche se avrei dovuto smettere, lo so.

Ma adesso è troppo tardi.  


top

 
home album
vignette
cose
vostre
maestri
humor
mp3
per te
stanze
ospiti
alter
altus
politica
fumetti
links
amici
emporio