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Ennio Flaiano


Un libro sogna. 
Il libro è l'unico oggetto inanimato che possa avere sogni.

 

 Quel gattino che nella nota incisione siede  sulla spalla di Edgar Poe, quell'altro che consolava lo spleen di Baudelaire, quei gatti zuccherati di Colette (che aveva finito per assomigliare a una gatta col fiocco al collo), quei gatti polemici di Léautaud, anche lui vecchio gattone pieno di croste, sono arrivati a Roma.

Non c'è scrittore  o scrittrice che non abbia il suo gatto o che non stia pensando di allevarne uno.

L'altra sera io e Maccari incontriamo un gatto tanto insolente che: "Diamogli una pedata" dice Maccari; "c'è il caso che sia il gatto di uno scrittore". 

E rivolto al gatto che ci guardava spavaldo: 
"Vergogna! Va' a prendere i topi".


 La libertà conduce alla noia e la noia alla dittatura.

 

 Per consolarci frughiamo tra i nostri escrementi, fisici o letterari. La merda è una certezza. Bene o male siamo noi a farla.
 
L'italiano è il più adatto alla sopravvivenza, in un mondo che si avvia verso la volgarità, perché è il più disponibile alle novità e le adotta subito.

Conserva invece le più volgari.

 

Il fascismo conviene agli Italiani perché è nella loro natura e racchiude le loro aspirazioni, esalta i  loro odi, rassicura la loro inferiorità. 

Il fascismo è demagogico ma padronale retorico, xenofobo, odiatore di cultura, spregiatore della libertà e della giustizia oppressore dei deboli, servo dei forti, sempre pronto a indicare negli « altri »le cause della sua impotenza o sconfitta. 

Il fascismo è lirico, gerontofobo, teppista se occorre, stupido sempre, ma alacre, plagiatore, manierista. 

Non ama la Natura, perché identifica la natura nella vita di campagna, cioè nella vita dei servi; ma è cafone, cioè ha le spocchie del servo arricchito.

 Odia gli animali, non ha senso dell’arte non ama la solitudine, né rispetta il vicino, il quale d’altronde non rispetta lui. 

Non ama l’amore, ma il possesso. 

Non ha senso religioso, ma vede nella religione il baluardo per impedire agli altri l’ascesa al potere. 

Intimamente crede in Dio, ma come ente col quale ha stabilito un concordato, do ut des. 

È superstizioso, vuoi essere libero di fare quel che gli pare, specialmente se a danno o a fastidio degli altri.

Il fascista è disposto a tutto purché gli si conceda che lui è il padrone, il padre.

Le madri sono generalmente fasciste.

 

Molti muoiono a Firenze non avendo potuto nascerci.


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