Art Spiegelman 

Accanto ai capolavori della letteratura alta o del cinema d'autore, ora occorre annoverare - tra i racconti più sconvolgenti sul nazismo e i campi di sterminio -
anche un'opera a fumetti, Maus, del disegnatore Art Spiegelman. 

Premiato con il Pulitzer nel 1992, 

Maus (Einaudi, Torino, 2000) 

***

...racconta la vita dei genitori di Spiegelman nei Lager nazisti, raffigurando gli ebrei come topi, i tedeschi come gatti, 
i polacchi come maiali. 

E insomma un'orwelliana fattoria degli animali in cui il dolore e l'assurdo si mescolano a sprazzi di ironia e di saggezza yiddish per descrivere l'universo degli ebrei orientali e 
l'enormità de!l'incombente tragedia. 

"Maus  
è una storia splendida; 
ti prende e non ti lascia più"  ha scritto Umberto Eco. 

 "Quando due di questi  topolini parlano d'amore 
   ci si commuove, 
quando soffrono si piange". 

Ma questo originale e anticonvenzionale fumetto è anche 
la prova, come afferma Moni Ovadia, "della possibilità 
di dire l'impossibile attraverso la pietas artistica".

E di tornare a scrivere, a cantare, a disegnare. 

Anche dopo Auschwitz.

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